martedì 11 maggio 2010

La Tunisia è l’ala orientale del Maghreb. L’incrocio tra popoli e culture diverse la rendono uno dei paesi meno integralisti del nord Africa. Le sue dimensioni ridotte possono far pensare che non ci sia molto da vedere ma, al contrario, quanto ad attrattive non ha nulla da invidiare alle limitrofe sorelle maggiori.

Ci sono ancora tracce che raccontano la millenaria storia di questa terra, come le rovine romane di Cartagine e El-Jem. Le spiagge della costa settentrionale offrono un paesaggio d’incanto. Mentre la Tunisia mediterranea è quella dei monti boscosi della Kruniria e delle colline coperte di uliveti e siepi di fichi d’india. A sud delle oasi di Gabes e Douz si aprono le porte dei paesaggi desertici del Sahara, con i tradizionali villaggi berberi e i grandi laghi salati di el Djerid, el Gharsa, el Fediaj.

Tunisi
La capitale non sembra una metropoli come quelle degli altri paesi vicini. Ha piuttosto le sembianze di una tranquilla cittadina mediterranea. Il centro non è grande e l’area compresa tra la Medina (dichiarata da Unesco patrimonio dell’umanità) e la ville nouvelle racchiude tutto ciò che può incuriosire il turista.

Nella Medina, fulcro storico e culturale della città nato nel VII secolo d.c., generalmente si può assaporare la vena vitale di Tunisi, ma all’ora della preghiera le strade sono semivuote. Tra i monumenti più antichi c’è la Moschea Zitouna. I turisti non musulmani possono accedere solo al cortile. Meritano una visita anche la Moschea di Youssef Dey, il Dar el-Haddad, una delle residenze più antiche, e il Tourbet el-Bey, un enorme mausoleo che ospita i resti di bey, principesse e ministri.

Gli stili gotico, bizantino e nord africano convivono nella Cattedrale di San Vincenzo de' Paoli rendendola un edificio curioso. Mentre tra i musei da visitare c’è quello del Bardo. La città moderna è solcata da lunghi viali sui quali si affacciano grandi alberghi, negozi e locali. Dai caffè di avenue Bourguiba si possono osservare i venditori di gelsomini, di mandorle, o di cartoline e il via vai di gente dalle sembianze più occidentali di quanto non si creda.




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